L’ isola di Milazzo (già, perché inizialmente era proprio un’isola!) emerse dalle acque circa 400.000 anni fa a seguito di movimenti tellurici, formando un isolotto che veniva considerato l’ottava delle sette sorelle, le Eolie. Nel tempo, l’afflusso di detriti alluvionali provenienti dai fiumi “Mela” e “Floripotema” (si parla di un delta ampio, al tempo, 30 km) ha contribuito alla formazione di un istmo di terra che collegò l’isola alla “terra ferma”. Prese forma, così, una delle penisole più affascinanti dell’intera Sicilia: Capo Milazzo, bagnata dal mare sia a ponente che a levante, ricca di insenature che offrono scorci unici e incontaminati.

La piscina di Venere, una depressione naturale tra gli scogli all’estrema punta della penisola di Capo Milazzo, che si raggiunge attraverso una passeggiata immersa nella macchia mediterranea, tra alberi di ulivo e cespugli di lentisco.

La Baia della Rinella o “cala della Rinella” i cui fondali non molto profondi e cristallini sono perfetti per immersioni mozzafiato.

Il faro di Capo Milazzo con la “torre della lanterna”, forse uno dei posti più panoramici dell’intera Sicilia: nelle giornate di ottima visibilità è possibile scorgere le periferie di Palermo e il golfo di Cefalù, le Madonie, l’Etna, i Nebrodi e i Peloritani contemporaneamente, così come tutte e sette le Isole Eolie e buona parte della Calabria Tirrenica.

La spiaggia di Ponente, rettilinea per diversi chilometri, che termina nella Baia del Tono (a ‘ngonia), uno splendido angolo con fondale ghiaioso a ridosso della scogliera. Alle sue spalle, una ripida scalinata consente di raggiungere a piedi la Manica, con una prospettiva unica sulla ‘Ngònia, sul Castello e sull’intera riviera di Ponente, con lo sfondo della magnifica Etna (‘a Muntagna).

Al tramonto, il mare cristallino fa da specchio al sole che scompare, arancione, all’orizzonte.

Tra i siti paesaggistici e naturalistici più suggestivi della provincia di Messina.