Patrimonio dell’Unesco e considerata l’ottava meraviglia del mondo, L’Etna rappresenta il cuore pulsante della nostra Sicilia: maestosa ed imprevedibile ma anche paziente ed affascinante, “U Mungibeddu” è un vero e proprio punto di riferimento visibile praticamente da ogni parte della Sicilia.
I crateri sommitali, i sentieri da scoprire, le colate di lava, le grotte, la depressione della valle del Bove, i boschi di Betulle insieme a tante altre attrazioni fanno dell’Etna una delle destinazioni privilegiate dai turisti di tutto il mondo. Ma non solo! Rappresenta un sito fondamentale per la ricerca e lo studio della vulcanologia, della geofisica e delle altre discipline della Terra.
Suggeriamo 4 itinerari per conoscere ‘a muntagna: ce n’è per tutti i gusti!
1 molto semplice e turistico, 2 intermedi, 1 impegnativo con guida obbligatoria (ma niente di trascendentale).
Visita ai crateri Silvestri – Etna sud
Sono tra i più visitati proprio per la loro accessibilità, in quanto si trovano a pochi passi dalla funivia dell’Etna e dal rifugio Sapienza – stazione turistica di riferimento del versante sud del vulcano. Si tratta di coni risalenti all’eruzione del 1982 che durò quasi sei mesi e percorse circa 7 chilometri fermandosi poco al di sopra di Nicolosi, a quota 970 m s.l.m. Il percorso prevede un’ora di trekking intorno ai coni, godendo di questo spettacolare teatro eruttivo con vista mozzafiato sul mar Jonio, su Catania e Siracusa.
Difficoltà: molto semplice
Tempo di percorrenza: circa 1 ora
Sentiero Schiena dell’Asino
Il sentiero “Schiena dell’Asino” rappresenta uno degli itinerari più interessanti, grazie ai numerosi affacci mozzafiato sull‘immensa Valle del Bove e sui crateri sommitali, sulla costa ionica e, nelle giornate più terse, sulla costa della Calabria. I paesaggi vulcanici sono la perfetta cornice di questo classico percorso etneo. Il primo tratto del sentiero si snoda, in salita, attraverso un rimboschimento di Pino Laricio per poi proseguire lungo un “pianoro” e terminare in uno strapiombo che si affaccia sulla maestosa Valle del Bove. Da qui, il panorama sui crateri sommitali e sulla valle è estasiante.
Lunghezza del percorso: circa 5 chilometri andata e ritorno
Dislivello: circa 250 metri
Difficoltà: media
Tempo di percorrenza: circa 4 ore
Piano Provenzana: i crateri del 2002
Siamo sul versante nord dell’Etna, quello tipicamente più verde e noto anche per ospitare una stazione sciistica che: grazie alla quota ed all’esposizione permette, nelle stagioni favorevoli, di praticare gli sport invernali da gennaio fino ai primi di aprile. Allo scioglimento delle nevi e per tutta l’estate-autunno, un comodo sentiero permette di andare a visitare il teatro dell’ultima significativa “eruzione laterale” dell’Etna, quella che distrusse appunto Piano Provenzana. Il 27 ottobre 2002 infatti, al culmine di quella che venne definita “l’eruzione perfetta” (una contemporanea attività nei due versanti dell’Etna), una serie infinita di scosse preannunciava l’apertura di diverse fratture che causarono la fuoriuscita di magma con spettacolari fontane di lava, causando la tragica fine della “vecchia Piano Provenzana” e di parte della pineta Ragabo. Ancora oggi è possibile ammirare la potenza di madre natura ed i suoi effetti sul paesaggio.
È un sentiero leggermente più facile del precedente, 2 ore e mezza circa andata e ritorno, dislivello simile.
Lunghezza del percorso: circa 3 chilometri andata e ritorno
Dislivello: circa 300/400 metri
Difficoltà: media
Tempo di percorrenza: circa 3/4 ore
La scalata dell’Etna
Guardare l’intera Sicilia da una quota di 3330 metri non ha prezzo. Se poi la terrazza da cui si ammira il panorama è anche un cratere attivo, allora l’adrenalina è assicurata. La scalata ai crateri sommitali dell’Etna rappresenta sicuramente l’escursione più spettacolare, quella che non potrete dimenticare facilmente. I crateri sommitali sono 4: il Nord-Est, che rappresenta il punto più alto 3330 circa; i crateri Voragine e Bocca Nuova, che fanno parte di quello che un tempo era chiamato Cratere Centrale; e, infine, il cratere di Sud-Est quello più attivo ultimamente. Per effettuare questa spettacolare escursione è obbligatoria la presenza delle guide alpine o vulcanologiche; normalmente è possibile affrontare l’escursione da entrambi i versanti (nord e sud). Si può decidere di raggiungere la quota di 2900 m in funivia e jeep oppure di affrontare l’intera scalata da una quota di 1900 m. Per la tipologia, la quota e l’impegno fisico questa escursione è raccomandata ad un pubblico mediamente allenato.
Per avere più info: www.guidevulcanologicheetna.it
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Mail: info@guidevulcanologicheetna.it
Etna, l’ottava meraviglia del mondo